- Matematica con i BeeBot
- La matematica delle filastrocche
- La matematica nelle attività di routine
- Percorsi in ambito numerico e in ambito geometrico
Matematica con i BeeBot
Corso rivolto alla scuola dell’infanzia e ai primi anni della scuola elementare. Si lavora sull’orientamento spaziale e vengono date delle prime indicazioni per un approccio alla misura. Beebot, piccolo robot a forma di ape in grado di muoversi, viene presentato come esempio di artefatto adatto ai bambini che consente di lavorare su questi importanti obiettivi delle nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo. Il corso consiste di una parte di lezione frontale in cui viene presentato il robot, il suo funzionamento e in generale come un’attività laboratoriale con l’uso di artefatti (anche tecnologici) possa essere implementata con i bambini dell’età di interesse. Gli insegnanti e le insegnanti sono quindi coinvolti in una fase di workshop in cui sono guidati, alla luce delle riflessioni fatte insieme, nella costruzione e condivisione di un’attività da svolgere nelle proprie classi. Particolare importanza viene data al coordinamento fra i due livelli scolastici a cui è proposto: percorsi di continuità sono proposti e discussi con i corsisti.
La matematica delle filastrocche
progetto scientifico-didattico: prof. Giorgio Bolondi
La matematica è centrale nel campo di esperienze Lo spazio, l’ordine e la misura, ma è indispensabile che l’incontro dei bambini della scuola dell’infanzia con le prime esperienze matematiche avvenga in modo adeguato all’età dei bimbi. Il laboratorio indica una possibile via per questo incontro, attraverso le filastrocche, le conte e altre attività tradizionali. Come sceglierle, costruirle, lavorarci con i bimbi unendo memorizzazione, costruzione di materiali, drammatizzazione, manipolazione di oggetti, e soprattutto come tirare le fila di questo lavoro per preparare il terreno a una acquisizione solida e ben fondata dei primi concetti matematici.
La matematica nelle attività di routine
progetto scientifico-didattico: prof. Giorgio Bolondi
Le attività di routine (registrare le presenze, segnare i giorni sul calendario,apparecchiare la tavola, distribuire le merende…) sono una fonte continua di spunti di matematizzazione, che possono permettere all’insegnante di far realizzare ai bambini ricche e articolate esperienze nell’ambito Lo spazio, l’ordine e la misura. Il laboratorio si propone di aiutare gli insegnanti a cogliere questi spunti, interagire efficacemente con i bambini, organizzare queste esperienze in un quadro concettuale coerente.
Percorsi in ambito numerico e in ambito geometrico
Dietro alla parola numero, per i bambini, ci sono molte esperienze, significati, conoscenze, ancora scollegate tra di loro. Tutti questi significati devono un po’ alla volta coordinarsi e trovare la loro collocazione in un campo concettuale che è per sua natura molto più ampio di qualunque definizione “matematica”. L’obiettivo di questi incontri è di analizzare i diversi aspetti che concorrono alla genesi del concetto di numero per distinguerli dalla “definizione” matematica che invece cerchiamo di ottenere come punto di arrivo e conquista finale di un processo costruttivo e che verrà formalizzata nella scuola primaria.
Per quanto riguarda la geometria da vari anni si sostiene il principio di introdurre la geometria passando dal tridimensionale al bidimensionale e non viceversa. L’atteggiamento anti-spontaneo di considerare dapprima le sofisticate (perché prive di modelli) figure piane ha certo illustri origini antiche, basate sulle scelte matematiche di Euclide, ma non rappresenta il modo che segue l’essere umano nel suo apprendere; il bambino vede, tocca e soppesa le cose (oggetti) tridimensionali prima di farsi l’idea dell’esistenza di astrarre figure bidimensionali. Fin dalla scuola dell’infanzia proponiamo attività ludiche volte a manipolare e osservare i solidi e le loro caratteristiche.